“La nostra privacy sarà distrutta”
Lo scenario spaventoso di Duranti sulle onde elettromagnetiche Di Un Giorno Speciale -27 Giugno 2021
5G e inquinamento elettromagnetico: una battaglia da affrontare con competenza senza facili ideologismi. Una questione già affrontata ma meritevole di approfondimento, dati vincoli legislativi e modus operandi cauto nel non fare facili (e perdenti) battaglie. Così la guerra sulla soglia dell’inquinamento elettromagnetico – oggi posta per legge a 6 V/m – collegata al 5G non ha fondamento. È fondamentale smontare false credenze e affrontare la questione conoscendo le evidenze scientifiche.
Ecco il suo intervento in diretta.
“In Italia c’è una legge che dice che l’inquinamento elettromagnetico non può superare i 6 V/m. Che l’inquinamento elettromagnetico abbia un ruolo nei sistemi biologici è abbastanza chiaro, lo è meno il ruolo rispetto alla frequenza. I campi elettromagnetici non sono tutti uguali: quello dell’energia elettrica, intorno ai 50 Hz, è provato scientificamente. Sulle onde ad alta frequenza ci sono tanti studi ma molto discordanti tra loro.
Badate bene: mi rivolgo a coloro che faranno le battaglie 5G basate sull’aumento del campo elettromagnetico – che dovrà essere ridiscusso altrimenti il 5G non parte – che dicono ‘mi imputo sulle questione 5G così non faccio alzare la soglia e quindi i ripetitori non possono essere installati’. Qui perderete, perché se avessimo messo una soglia di 20 per esempio, oggi sarebbe stato più complesso farli salire, ma la soglia di oggi, dei 6 V/m, è una scemenza senza alcun fondamento scientifico.